L’estate sta finendo e cosa ci aspetterà?
Monitorare la situazione è essenziale
L’estate sta finendo diceva una canzone degli anni ’80. E tutte le volte che scavalliamo il Ferragosto, mi viene in mente questa canzone. Una canzone nostalgica ma allo stesso tempo spensierata che ha fatto un’epoca gli anni ’80 e nonostante tutto è arrivata fino ai giorni nostri diventando un vero e proprio Evergreen.
Ma quest’estate non è stata proprio scanzonata e spensierata. Tutti noi in Italia l’abbiamo vissuta con un sospiro di sollievo dopo che l’emergenza Covid si è attenuata rispetto ai numeri tragici della primavera, ma sappiamo tutti che bisogna sempre su chi va là fino a che non arriverà un vaccino.
E in particolare una scuola di lingua italiana come la nostra deve continuamente monitorare la situazione in modo da salvaguardare i suoi studenti e la situazione dei suoi insegnanti.
Situazione buona qui in Toscana
Qui in Toscana la situazione del Covid non è male. Ma dobbiamo rimanere attenti e alla fine riusciremo, controllando il contagio, si potrà superare l’ostacolo utilizzando le linee guida dettaci dal governo: distanza, mascherine e lavaggio frequente delle mani. Naturalmente, una cosa è certa fino a ché non verrà trovato un vaccino tutto il mondo dovrà essere in grado di gestire la pandemia con attenzione.
Visto che la situazione si abbastanza stabilizzata dal punto di vista dei contagi negli ultimi mesi in Italia, e almeno qui in Toscana, il numero dei contagi è limitato, molte scuole di lingua italiana hanno riaperto con i corsi di italiano di gruppo e individuali a fine giugno. I gruppi di italiano sono piccoli e naturalmente tutte gli istituti di lingua hanno i protocolli sanitari che impone lo stato italiano.
La scuola Parola si sta dando da fare sia con corsi online sia con lezioni di gruppo ed individuali in presenza. E facciamo anche attività integrative, qualche volta.
Questo agosto i numeri sono aumentati
Purtroppo, questo agosto i numeri sono aumentati a causa del previsto contagio di ritorno, dovuto ai vacanzieri che sono ritornati da paesi dove c’era un certo rischio di prendere il contagio visto le scarse misure preventive e anche a focolai quà e là per l’Italia che sono dovuti a gruppi familiari o per altri motivi: in un certo senso però era un po’ tutto previsto, forse un pochino meno, ma i virologi se lo aspettavano. Questo è irritante ed inquietante, soprattutto per chi lavora nel paraturismo come facciamo noi della scuola Parola, e tutte le scuole di lingua e anche di altre materie qui a Firenze e Toscana.
La maggior parte dell’aumento dei contagi è dovuto agli italiani che si sono “divertiti molto all’estero” e alla fine hanno contratto il Covid. Speriamo che piano piano queste persone tornino, si mettano in quarantena, e questi focolai spariscano.